Brano: [...]ebbe essere compreso a fondo un fenomeno come quello della lotta partigiana contro il nazismo e il fascismo, senza tener nel debito conto la lunga e pericolosa attività d’opposizione che parecchi intellettuali e artisti hanno fatto nei confronti del fascismo. Del resto l’antifascismo è nato col fascismo anche in arte, e senza dubbio una storia dell’arte antifascista non può non partire che dai disegnatori politici Gabriele Galantara (18651937) e Giuseppe Scalarini (18731948). Il primo, che anagrammò il suo cognome in « Rata Langa », disegnò per l’« Avanti! » e poi per l’« Asino » (v.), svolgendo una violenta satira contro il fascismo e il suo capo; il secondo, negli ultimi dei suoi quattromila disegni pubblicati sull’« Avanti! » fino al 1925, anno della soppressione del quotidiano, non mancò di sferzare vigorosamente e coraggiosamente il fascismo, tanto da doverne poi subire a lungo le persecuzioni.

Molto presto, però, alle opere satiriche, tra cui non vanno dimenticati i monotipi antifascisti di Carlo Levi (p. es. La balilla e la piccola italiana; [...]

Brano: [...] visse assai modestamente. Nel 1940 fu di nuovo arrestato come elemento sospetto e internato a Istonio (Abruzzi). Potè riacquistare la libertà pochi mesi dopo, ma sempre esposto al pericolo di nuove persecuzioni. NeH’immediato dopoguerra riprese a disegnare con la sua consueta lucidità ideale e politica, come è testimoniato dalle caricature fatte del

1947 per stigmatizzare il movimento dell'“Uomo qualunque”.

Bibliografia: Mario De Micheli, Giuseppe Scalarini, Milano 1962.

A.Pi.

Scalier, Luigi

N. a Pola nel 1900, ivi m. il 5.10. 1921; operàio.

Apprendista presso l’Arsenale militare dal 1916, alla fine della Prima guerra mondiale entrò nella Gioventù socialista e nel 1921 fu tra i fondatori del Circolo giovanile comunista di Pola. AH'inizio di ottobre, quando la città fu posta in stato d’assedio dalle squadre fasciste protette dalla polizia e i lavoratori risposero proclamando lo sciopero generale, Luigi Scalier fu aggredito con suo fratello Vittorio e il compagno Giovanni Vlah all’uscita della Camera del lavoro. Seguì uno scontro armat[...]

Brano: [...]l 1921 partecipò al Congresso socialista di Livorno, schierandosi con la maggioranza massimalista.

Nell'agosto 1922 ebbe la casa devastata da una spedizione punitiva di squadristi. Processato assieme ad altri 12 antifascisti anconetani in relazione allo sciopero promosso dall'Alleanza del lavoro (agosto 1922), fu prosciolto per amnistia. Nell’ottobre 1926 fu arrestato e confinato alle Tremiti e poi a Ustica, dove si trovò con Giuseppe Romita, Giuseppe Scalarini, Giuseppe Massarenti e Amadeo Bordiga. Liberato l’anno successivo ma sospeso dall’insegnamento, si guadagnò da vivere dando lezioni private. Pur essendosi appartato dall’impegno politico attivo, nel 1930 fu nuovamente arrestato insieme a diversi antifascisti anconetani e trattenuto in carcere per quasi due mesi.

Durante la Seconda guerra mondiale aderì al Partito comunista clandestino (Organizzazione Zingaretti). Dopo la Liberazione fu il primo sindaco di Recanati; in seguito fu consigliere e, per un breve periodo (195051), anche assessore al Comune di Ancona.

Ha lasciato una memoria ma[...]

Brano: [...]». Ma alla fine del luglio 1928, prima che tornas

sero i denunciati al Tribunale speciale, la Direzione di pubblica sicurezza decise di destinare Ustica a colonia di soli confinati comuni e di trasferire i politici a Ponza. Nonostante ciò, qualche politico rimase ancora nell'isola: nel 1929 vi soggiornavano, tra gli altri, il generale Roberto Bencivenga (v.), l'ex deputato fascista Alfredo Misuri (v. Dissidentismo) e il vignettista socialista Giuseppe Scalarini (v.). Nell’agosto 1930 furono confinati a Ustica quaranta capi senussiti, già internati in Cirenaica. Nell’aprile 1938, quando la colonia fu definitivamente chiusa, restavano ancora ben 51 confinati.

Bibliografia: le notizie sono state ricavate dalla consultazione sistematica del fondo Ministero dell'interno, Direzione generale di PS, Divisione affari generali e riservati, Ufficio confino politico e da altri fondi di polizia, conservati presso l’Archivio centrale dello Stato. È stato utilizzato anche l'archivio del Partito comunista italiano, conservato presso la Fondazione Gramsci di Roma[...]

Brano: [...]to lo pseudonimo di RataLanga, il giovane disegnatore fu poi per lunghi anni collaboratore dell’“Avanti!” e di importanti fogli satirici europei. Egli continuò a svolgere coerentemente il suo ruolo di opposizione (spesso contrastato dagli stessi dirigenti del Partito socialisti per il suo anticlericalismo, ritenuto troppo settario) anche quando Podrecca cambiò bandiera, schierandosi nel 1911 con i nazionalisti e più tardi con i fascisti.

Come Giuseppe Scalarini, Galantara condusse una coraggiosa lotta contro il fascismo, sì da essere arrestato nel dicembre 1926 e assegnato a 5 anni di confino, poi commutati in diffida. Negli anni del regime si guadagnò da vivere lavorando precariamente come pittore e disegnando cartoni animati per il cinema, senza mai rinunciare alle sue idee.

Galderisi, Ottavio

N. a Lacedonia (Avellino) il 6.3.1887, m. a Treia (Macerata) il 18.10.1961; maestro elementare.

Insegnante in provincia di Ascoli Piceno, negli anni che precedettero la Prima guerra mondiale fu un attivo antimilitarista e, nel corso del conflitto, m[...]